L'Infermiere può:

• provvedere alla corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche;
• offrire supporto alle determinazioni analitiche di prima istanza, rientranti nell’ambito dell’autodiagnosi;
• effettuare medicazioni e terapie iniettive intramuscolo;
• svolgere attività concernenti l'educazione sanitaria e la partecipazione a programmi di consulenza anche personalizzati;
• partecipare ad iniziative finalizzate a favorire l'aderenza dei pazienti alle terapie.

L'Infermiere può, inoltre, su prescrizione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta quali ad esempio, erogare sia all'interno della farmacia, sia a domicilio del paziente, ulteriori prestazioni rientranti fra quelle effettuabili in autonomia secondo il proprio profilo professionale.

• A cosa serve: esame non invasivo in telemedicina che permette di effettuare misurazioni automatiche della pressione arteriosa ad intervalli determinati per una intera giornata, sia nelle ore diurne che in quelle notturne. È indicato per un monitoraggio dei picchi pressori (oppure anomalie pressorie) nei diversi momenti del giorno e della notte.
• Come viene fatto: consiste nell’applicare un manicotto gonfiabile da attaccare al braccio collegato ad uno sfigmomanometro e uno strumento che registra i dati da collegare all'addome tramite una cintura apposita. Questo dispositivo va indossato, senza mai toglierlo, per 24 ore.
• Cosa occorre: nelle 24 ore di registrazione il paziente deve svolgere le sue attività abituali, evitando attività fisiche intense (sport). Nel momento in cui lo sfigmomanometro effettua la misurazione (la fase di gonfiaggio è facilmente riconoscibile) la persona dovrebbe restare ferma il più possibile; inoltre non è possibile fare la doccia o il bagno. 

• A cosa serve: test non invasivo in telemedicina che riproduce graficamente l'attività elettrica del cuore, utile per controlli e negli screening ad uso sportivo.
• Come viene fatto: l'esame viene eseguito applicando degli elettrodi in vari punti del corpo del paziente, in particolare in corrispondenza degli avambracci, delle gambe e del torace. Una volta attivato, l'elettrocardiografo registra l'attività del cuore e la elabora sotto forma di tracciato grafico.
• Cosa occorre: l'ECG non necessita di una particolare preparazione. I pazienti sottoposti a cure farmacologiche o portatori di pacemaker devono comunicare tale condizione. Se il soggetto è un uomo con un torace particolarmente villoso, occorre rasare la zona per evitare il distacco degli elettrodi.
• Risultati in quanto tempo: pochi minuti. Il tracciato elettrocardiografico in modalità telematica viene inviato ad un centro servizi specializzato dove un cardiologo provvede alla refertazione. A refertazione avvenuta il documento viene inoltrato alla farmacia che lo stamperà e lo renderà disponibile alla persona. 

• A cosa serve: l'holter cardiaco è un esame non invasivo in telemedicina che consente di monitorare l'attività del cuore per un periodo prolungato, di solito 24 ore, registrando e analizzando l'attività elettrica cardiaca. Viene utilizzato per rilevare eventuali anomalie, come aritmie o disturbi del ritmo cardiaco, che potrebbero non essere rilevati con un semplice esame clinico.
• Come viene fatto: durante l'esame, vengono applicati elettrodi sul torace del paziente, che sono collegati a un registratore portatile, simile a un dispositivo di registrazione indossabile. Il registratore registra costantemente l'attività elettrica del cuore per un periodo di tempo prolungato, generalmente 24 ore. Durante questo periodo, il paziente svolge le sue attività quotidiane normalmente, ma dovrebbe evitare attività fisiche intense.
• Cosa occorre: durante le 24 ore di registrazione, il paziente deve svolgere le sue attività abituali, evitando attività fisiche intense. È importante indossare il registratore continuamente e non rimuoverlo, ad eccezione di eventuali istruzioni specifiche fornite dal medico. Si consiglia di tenere un diario in cui annotare eventuali sintomi o attività svolte durante il monitoraggio.

• A cosa serve: International Normalized Ratio è un parametro che serve a valutare in modo accurato il tempo di protrombina (PT), cioè il tempo necessario alla formazione di un coagulo.
• Come viene fatto: prelevando una goccia di sangue attraverso una piccola puntura del polpastrello.
• Cosa occorre: è utile non assumere la terapia anticoagulante prima dell'esecuzione del prelievo, così da permettere al medico eventuali rapide variazioni.

Risultati in quanto tempo: pochi minuti.

• A cosa serve: indica la concentrazione di glucosio presente nel sangue, utile per lo screening e controllo degli stati diabetici, serve per rilevare eventuali variazioni della concentrazione di glucosio nel sangue, sia in caso di aumentate concentrazioni (iperglicemia) che di basse concentrazioni (ipoglicemia).
• Come viene fatto: prelevando una goccia di sangue attraverso una piccola puntura del polpastrello.
• Cosa occorre: per la misurazione della glicemia a digiuno occorre un digiuno di almeno 8 ore. Nei pazienti diabetici le concentrazioni di glucosio sono misurate sia a digiuno che dopo i pasti.

Risultati in quanto tempo: immediati.

• A cosa serve: valuta l'andamento medio della glicemia negli ultimi due o tre mesi, utile per la prevenzione e il decorso degli stati diabetici.
• Come viene fatto: prelevando una goccia di sangue attraverso una piccola puntura del polpastrello.
• Cosa occorre: nessuna preparazione specifica.

Risultati in quanto tempo: il risultato è disponibile in pochi minuti.

analisi qualitativa delle urine. Referto pronto in 5 minuti.

In collaborazione con il Laboratorio NatrixLab